Gli antinfiammatori non-steroidei associati a rischio cardiovascolare
Sulla rivista PLOS Medicine è stata pubblicata una revisione riguardante il rischio cardiovascolare associato ai medicinali antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) in cui è riportato che l’uso di questi medicinali, quali ad esempio il Diclofenac, può aumentare il rischio di infarto miocardico o di ictus.
I FANS sono una classe di medicinali largamente utilizzati nel trattamento dell’artrite e di molte altre condizioni dolorose che includono il mal di testa, la febbre ed altri disturbi minori.
Per la maggior parte dei pazienti che utilizzano questi medicinali il rischio di effetti collaterali è superato dal beneficio del trattamento stesso.
I risultati di questo studio non rappresentano una novità: l’aumento del rischio di infarto miocardico e di ictus con alcuni antinfiammatori è già stato individuato da alcuni anni, in particolare nell’uso a lungo termine di alti dosaggi di medicinale e nei pazienti che sono già ad alto rischio cardiovascolare.
Il profilo di sicurezza di tutti i FANS ed in particolare la loro possibile associazione con gli effetti avversi cardiovascolari, è stato attentamente valutato dalle Agenzie regolatorie europee, compresa l’AIFA, in molte occasioni, man mano che nuovi dati si rendevano disponibili.
Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dei FANS destinato ai medici ed il foglio illustrativo destinato al paziente contengono già chiare informazioni sui rischi cardiovascolari, insieme alle informazioni riguardanti i gruppi di pazienti nei quali i FANS non devono essere usati ( quali quelli con insufficienza cardiaca grave ) o devono essere utilizzati con cautela.
Allo scopo di minimizzare il rischio di effetti collaterali, l’AIFA ha sottolineato l’importanza di attenersi a quanto riportato nelle informazioni di questi medicinali. Tutti i FANS devono essere utilizzati per il periodo di tempo più breve possibile ed al dosaggio più basso che occorre per controllare la sintomatologia. ( Xagena2011 )
Fonte: AIFA, 2011
Farma2011 Reuma2011 Cardio2011
Indietro
Altri articoli
Aspirina con o senza statina nelle persone senza malattia cardiovascolare aterosclerotica in tutte le categorie di rischio
Gli effetti dell'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) negli adulti senza malattia cardiovascolare aterosclerotica ( ASCVD ), stratificati in base all'uso...
Pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B: il regime R-COMP con Doxorubicina liposomiale non-pegilata associato a minor rischio cardiovascolare rispetto al regime R-CHOP
Il linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) è il sottotipo istologico più comune di linfoma non-Hodgkin (...
Malattia cardiovascolare nei sopravvissuti al tumore ai testicoli: identificazione dei fattori di rischio e impatto sulla qualità di vita
Il trattamento del tumore ai testicoli è chiaramente associato a morbilità e mortalità cardiovascolare. Per consentire lo sviluppo di strategie...
Terapia antisenso per la riduzione del rischio cardiovascolare e grave ipertrigliceridemia: interruzione del Programma di sviluppo clinico di Vupanorsen
È stata annunciata l'interruzione del Programma di sviluppo clinico di Vupanorsen, una terapia antisenso sperimentale in fase di valutazione per...
Fattori di rischio cardiovascolare nell'infanzia ed eventi cardiovascolari nell'adulto
I fattori di rischio cardiovascolare dell'infanzia predicono la malattia cardiovascolare subclinica dell'adulto, ma i collegamenti con gli eventi clinici non...
Ruolo dei fattori di rischio cardiovascolare nell'associazione tra attività fisica e indicatori di integrità cerebrale negli anziani
L'attività fisica è stata associata a un ridotto rischio di demenza, ma i meccanismi alla base di questa associazione restano...
Rischio cardiovascolare e oncologico con Tofacitinib nell'artrite reumatoide
L'aumento dei livelli lipidici e dell'incidenza di tumori con Tofacitinib ( Xeljanz ) ha indotto uno studio sugli eventi avversi...
Escrezione urinaria di sodio e potassio nelle 24 ore e rischio cardiovascolare
La relazione tra assunzione di sodio e malattie cardiovascolari rimane controversa, in parte a causa della valutazione imprecisa dell'assunzione di...
I biomarcatori possono predire il rischio cardiovascolare nei pazienti con malattia psoriasica
I biomarcatori cardiaci possono predire il rischio di aterosclerosi e altri esiti cardiovascolari nei pazienti con psoriasi e artrite psoriasica. Rispetto...
Inibitori PCSK9 ed Ezetimibe con o senza terapia con statine per la riduzione del rischio cardiovascolare
È stato confrontato l'impatto dell'Ezetimibe ( Zetia ) e degli inibitori della proproteina convertasi subtilisina / kexina di tipo 9...